Chiesa di Cristo Risorto

Categoria Da visitare, Chiese e cappelle

E' ubicata in via Don Minzoni e, con l'annesso Oratorio, occupa un intero isolato delimitato da Corso dante, via XXV Luglio, Via Don Gnocchi. E' l'odierna chiesa parrocchiale, inaugurata il 12 ottobre 1975. E' stata realizzata da maestranze salentine (Galatina) su progetto degli architetti B. Paolo Torsello e Giuseppe Cristinelli, docenti presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, con offerte dei fedeli e contributo statale.
La facciata in stile moderno, con la caratteristica forma "a canne d'organo", richiama l'idea della musica e della sacralità. Mediante sei gradini si accede al sagrato e con altri tre all'ingresso principale. Un'altra entrata principale è rivolta verso corso Dante.
All'estremità destra della facciata si innalza il campanile con otto piccole campane azionate da un congegno elettronico e con due orologi.
La chiesa riceve la luce attraverso finestre strette e lunghe disposte sui tre lati della costruzione. Anche dal soffitto, in cemento armato, penetra la luce attraverso spessi vetri colorati.
L'interno, a unica navata, richiama l'idea di chiostro per i due corridoi disposti sul lato destro e sul dondo divisi dall'aula centrale da colonne quadrangolari in cemento.
La copertura è a volta piana con architravi a vista che poggiano su pilastri portanti.
Al presbiterio si sale mediante tre gradini; l'abside è l'unica parte della chiesa rivestita ad intonaco, mentre le restanti strutture sono tutte in cemento con faccia a vista.
Il pavimento della navata centrale è in cotto con inserti di marmo bianco e blu a forma di croce, quello del presbiterio è in marmo bianco, così come l'altare, l'ambone e il fonte battesimale, mentre i due corridoi sono pavimentati con cemento e ghiaia.
Gli arredi più belli della chiesa sono:

1. Una corce in ferro battuto, eseguita da Giacinto Nuzzo da Taurisano
2. Il pannello della custodia del Santissimo Sacramento, realizzato dall'architetto Antonio Bramato (è un unico pezzo di bronzo che rappresenta un sole che diffonde i suoi raggi sulla storia dell'umanità
3. Le 14 stazioni della Via Crucis a tasselli smaltati veneziani su fondo dorato (opera di Salvatore Marrocco di taviano 1990).
4. Acquasantiera in marmo statuario di Carrara, sul progetto dell'architetto Corrado cazzato (1990).
5. Due scene della resurrezione nell'abside, eseguite in mosaico pittorico, come le stazioni della via Crucis dello stesso autore. Esse rappresentano: a sinistra tre donne e un Angelo presso la tomba di Gesù, a destra Cristo risorto con i piedi sul mondo, spighe e un tralcio di vite, simboli del mistero pasquale.

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